Neo Atipico – Melanoma – Caso Clinico – Paziente Calcinelli – Dermatologo Guanciarossa
DIAGNOSI E INTERVENTO - CASO CLINICO - DERMATOLOGO FRANCESCA GUANCIAROSSA SANT IPPOLITO - FOSSOMBRONENEVO ATIPICO – CASO CLINICO – PAZIENTE CALCINELLI – DERMATOLOGO FRANCESCA GUANCIAROSSA
CASO CLINICO
Entra in ambulatorio un paziente chiedendomi di controllare un paio di nei di nuova insorgenza.
Invito il paziente all’esecuzione di una visita dermatologica completa: ogni pelle ha il suo tipo di neo, visionarne solo alcuni non ci permette di avere un quadro completo della situazione, ogni neo va valutato anche in relazione a tutti gli altri presenti.
LA VISITA SPECIALISTICA
I nei segnalati dal paziente appaiono di aspetto clinico e dermoscopico regolare, privi di significato patologico.
Durante la visita però riscontro la presenza di una neoformazione melanocitaria di piccole dimensioni, circa 4 mm di diametro, con aspetto atipico: localizzata al pilastro ascellare posteriore, il paziente non sa riferire se presente da sempre o comparso recentemente.
Il pattern dermoscopico e l’alone eritematoso circostante, associato alla differenza di tale nevo rispetto a tutti gli altri presenti, mi portano a suggerirne l’asportazione chirurgica con esame istologico.
INTERVENTO ED ESAME ISTOLOGICO
Organizzata l’asportazione chirurgica in tempi brevi, non resta che attendere l’esito dell’esame istologico.
A distanza di un paio di settimane arriva la risposta: ” Nevo melanocitario giunzionale iperpigmentato con atipia severa e con flogosi cronica sottostante, completamente asportato”.
L’istologico ci conferma la severa atipia della lesione: l’asportazione in questa fase ha permesso di evitare una eventuale progressiva trasformazione in melanoma, tumore cutaneo maligno.
Il paziente quindi dovrà effettuare soltanto i classici controlli dermatologici periodici.😊
COME SI DICE: “PREVENIRE E’ MEGLIO CHE CURARE”
Si tende spesso a trascurare le visite dermatologiche per controllo nevi perché: “tanto ho pochi nei”, “non vado mai al mare, non prendo il sole”, “non ho visto nulla di nuovo”.
In realtà il controllo dermoscopico dei nevi è l’unico mezzo che abbiamo noi dermatologi per poter intervenire tempestivamente sulle lesioni cutanee sospette, così da riuscire ad evitare decorsi più complicati per il paziente.
REGOLA “ABCDE”
L’autocontrollo è sicuramente una parte fondamentale: il paziente riesce in questo modo a notare le differenza macroscopiche più evidenti ed anticipare la visita in presenza di modifiche importanti (Regola ABCDE: Asimmetria, Bordi irregolari, Colore non omogeneo, Dimensioni aumentate, Evoluzione nel tempo).
CONCLUSIONE
Spesso le neoformazioni più pericolose possono apparire innocue ad occhio nudo, solo l’occhio esperto dello specialista dermatologo può identificarle.
La frequenza dei controlli varia in base alle caratteristiche del paziente, fototipo, familiarità e numero di nevi: in presenza di fototipi chiari con molti nevi il controllo può essere effettuato ogni 9-12 mesi, con pelli progressivamente più scure e/o con un numero di nevi inferiore possiamo distanziare le visite anche di 18-24 mesi l’una dall’altra.
Ogni quanto ripetere la visita? Sarà il dermatologo a stabilire la giusta frequenza per ciascun paziente.
Dott.ssa Francesca Guanciarossa: Visite Controllo Nei – Diagnosi e Trattamento – Prevenzione Melanoma ed Epiteliomi